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La cassava di charles

Una campagna di
Comitato Bazzanese Ambiente e Salute ONLUS

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Comitato Bazzanese Ambiente e Salute ONLUS

La Cassava di Charles

La cassava di charles

Campagna terminata
  • Raccolti € 120,00
  • Sostenitori 3
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Food & agricoltura

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Il Progetto

L’Idea

  L’idea di base si legge nelle parole di Charles, un giovane nigeriano diplomato in Economia, con moglie e figlia rimasti in Nigeria: “Il mio nome è Irogue Osaremwinda, Charles, e vengo da Benin City, Stato di Edo, Nigeria. Sono emigrato regolarmente in Italia nel 2008 alla ricerca di una vita migliore. In questi anni di permanenza ho presto perso il lavoro fisso a causa della crisi economica in Italia. Così ora ho progettato di ritornare in Nigeria per avviare il mio vecchio sogno di un'impresa agricola, per poter aiutare la mia famiglia ed altre persone del mio paese ad uscire dalla povertà. In Italia ho trovato amici entusiasti di sostenere assieme a me questo progetto”.

   “My name is Irogue Osaremwinda, Charles, and I am from Benin City, Edo State, Nigeria. I emigrated regularly in Italy in 2008 in respect to come and look for a better life. For this years of staying, I soon lost my permanent job due to the economic crisis in Italy. So now I have planed to return to Nigeria and start my old dream of farming as an enterprise, in order to help my family and other persons of my country to exit from poverty. I met italian friends enthusiast to support this project together”.

Il Progetto

Charles, a 40 anni, dopo molte delusioni in Italia, ha finalmente un nuovo progetto di vita: continuare il lavoro di suo padre e diventare imprenditore agricolo in Nigeria. Per realizzare il suo sogno Charles ha bisogno di pochi elementi: conoscenza delle buone tecniche agronomiche, un valido piano imprenditoriale ed un finanziamento per partire. Mentre l’esperienza di agricoltore è il vero patrimonio di famiglia, avuto in eredità dal padre, il progetto imprenditoriale che segue è stato messo a punto raccogliendo informazioni su progetti similari, intrapresi nell’Africa centrale con pieno successo tramite il supporto di ONG, permettendo a molte persone di uscire dalla povertà con le loro famiglie. La coltivazione agricola su cui Charles vuole puntare si chiama Cassava, un tubero conosciuto anche come Manioca, di cui la Nigeria è il primo produttore e consumatore mondiale. L’impegno che Charles prenderà con chi finanzierà questo progetto è quello di reinvestire parte dei propri utili per finanziare a sua volta nuove imprese agricole in Nigeria, creando un circuito di credito che possa aiutare i micro agricoltori locali, che oggi rappresentano il 90% del totale, a diventare imprese in grado di entrare nel mercato dei prodotti agricoli. A tutti i finanziatori del progetto verrà periodicamente rendicontato il livello di attuazione raggiunto. La progressione dei risultati sarà monitorata da una fondazione ONG nigeriana che potrà anche fornire supporto tecnico al progetto, tramite un gruppo di esperti. Il patrocinio italiano al progetto (raccolta fondi, erogazione e rapporti con la Nigeria) è fornito dall’associazione Comitato Bazzanese Ambiente e Salute ONLUS.

Piantagione di Cassava in Nigeria (foto IITA)

Descrizione generale

Il principale obiettivo del progetto è quello di creare un circuito di nuove imprese agricole in Nigeria, attraverso il microcredito derivante da un finanziamento collettivo, erogato ad una impresa “capofila” che darà luogo ad una “incubazione” a catena di nuove imprese simili alla prima. Il finanziamento per creare la prima nuova impresa agricola viene erogato al cittadino nigeriano Charles Irogue Osaremwinda, emigrato in Italia con regolare permesso di soggiorno dal 2008 e rientrante in Nigeria a giugno 2015, a condizione che egli si impegni, dopo che la propria azienda ha raggiunto autonomia di reddito, a fungere da incubatore e a finanziare una nuova impresa come la sua. Il modello agricolo prescelto si basa inzialmente sulla coltivazione di Cassava (un tubero noto come Manioca) ed in un secondo tempo sulla Plantain (un tipo di banana), due prodotti ad alta resa quantitativa ed economica, che sono alla base dell'alimentazione in molti  paesi africani e nella fascia tropicale. L'obiettivo del finanziamento è quello di coprire i costi iniziali per l’affitto di un lotto minimo di terreni, che lo Stato nigeriano fornisce in concessione d'uso, e di eseguire alcuni cicli completi (annuali) di piantagione e raccolta della Cassava. L’impostazione agronomica è biologica, senza l’uso di chimica di sintesi (diserbanti, pesticidi o fertilizzanti), e tutte le fasi di lavorazione, almeno inizialmente, saranno completamente manuali e quindi ad alto impiego di manodopera locale. La resa economica di una piantagione di Cassava di media estensione permette un bilancio annuale fortemente in attivo ma il finanziamento verrà investito su 5 anni allo scopo di diversificare gradualmente la produzione anche su colture perenni come la Plantain, che cominciano a rendere economicamente nel medio-lungo termine (in crescendo dal secondo anno), ed anche con l’obiettivo di permettere all’azienda di attrezzarsi con mezzi motorizzati di trasporto e lavorazione.

L’impresa capofila ed il circuito di imprese

L'azienda agricola capofila affitterà i terreni nella periferia della città nigeriana di Benin, capitale dello stato di Edo. La superficie minima da coltivare per permettere all'azienda di entrare rapidamente nel mercato come produttore di Cassava è stimata in almeno 10 ettari. Si prevede che occorrano circa 5 anni per espandere l’impresa ad una dimensione ideale (20 ettari) a garantire stabilità produttiva, investendo anche sulla diversificazione dei prodotti tramite colture perenni come la Plantain, oltre che in attrezzature motorizzate. La manodopera prevista per gestire la coltivazione di Cassava equivale a circa 100 giorni lavorativi per ettaro. Il numero di lavoratori che beneficieranno del progetto è pari a 4-5 per ettaro. A partire dal terzo/quarto anno, il progetto prevede che l’azienda diventi finanziatrice di una ulteriore impresa di dimensioni simili a quella di partenza, dedicando una somma equivalente al finanziamento ottenuto. Se il processo andrà a buon fine con le prime aziende, esso si replicherà a catena e potrà crescere in modo esponenziale, diventando a sua volta un modello da imitare.

I dettagli economici

L'affitto del terreno è pari a circa 20 euro/ettaro/anno e la manodopera agricola in Nigeria costa circa 3-4 euro/giorno. Per la coltivazione di Cassava sono necessari circa 100 giorni lavorativi/ettaro/anno (pulizia iniziale, piantumazione, 3 fasi di mantenimento, raccolto). Gli steli di Cassava da piantare costano circa 20 euro/ettaro. Le attrezzature agricole di base comprendono: attrezzi manuali per le lavorazioni, un camion da trasporto (per il raccolto, i materiali ed i lavoratori) che inizialmente verrà affittato per il solo raccolto (costo circa 50 euro/ettaro). I costi complessivi, stimati per eccesso, sono pari a circa 550 euro/ettaro/anno. La resa media attesa è pari a circa 30 tonnellate/ettaro di radici di Cassava, con un valore di mercato di circa 32 euro/tonnellata. Il guadagno netto è dunque pari a 410 euro/ettaro/anno.

Come sostenere il progetto

Attraverso la piattaforma PdB: clicca su DONA; scegli l'ammontare; registrati a PdB (anche tramite social); esegui il pagamento tramite Paypal o carta di credito. I contribuiti arrivano direttamente al promotore della campagna, che li destinerà interamente a Charles e al suo progetto, per la creazione di un circuito di nuove imprese agricole in Nigeria.
Oppure tramite bonifico bancario: sull’IBAN di Banca Etica: IT26O0501802400000000160248 (intestato al Comitato Bazzanese Ambiente e Salute ONLUS) indicando la causale: "La Cassava di Charles"

Riferimenti bibliografici

“Cassava Production as an Enterprise”, Training pamphlet developed by the Smallholders Foundation, May 2013, www.smallholdersfoundation.org

S. O. Toluwase and K. A. Abdu-raheem, “Costs and returns analysis of Cassava production in Ekiti State, Nigeria”,  Scholarly Journal of Agricultural Science Vol. 3(10), pp. 454-457 October, 2013 - Available online at www.scholarly-journals.com/SJAS

Braima James et al. “Starting a Cassava Farm”, 2000, International Institute of Tropical Agriculture  http://www.cgiar.org/iita

L.O. Sanni et al. “Successes and challenges of Cassava enterprises in West Africa: a case study of Nigeria, Bénin, and Sierra Leone”, June 2009, International Institute of Tropical Agriculture www.iita.org

"Agriculture is the fastest way to make money in Nigeria" – Intervista a Nnaemeka Ikegwuonu, fondatore di “Smallholders foundation”https://www.youtube.com/watch?v=ieYOypGNDNo

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